ANF come richiedere gli arretrati

Assegni familiari arretrati, come richiedere e ottenere gli arretrati ANF

Come si richiedono gli arretrati ANF? A chi si fa la richiesta? Quali sono i tempi di erogazione? Rispondiamo a queste e ad altre domande in questa semplice guida pratica e aggiornata agli assegni familiari arretrati..

Assegni familiari arretrati, come si richiedono e a chi va fatta la domanda? Queste sono alcune fra le domande più comuni quando si parla di assegni per il nucleo familiare. Sul forum e nei vari canali social infatti ci chiedono spesso come possono essere richiesti gli arretrati ANF, entro quanto tempo e soprattutto come richiederli alle ditte cessate o fallite. Seguendo poche semplici regole i lavoratori potrebbero recuperare un bel gruzzolo dagli arretrati.

Partiamo dal presupposto che l’assegno al nucleo familiare, anche conosciuto con l’acronimo di ANF, non è una prestazione automatica. Questo significa che il lavoratore dipendente o chi ne ha diritto deve fare domanda per ottenerlo. La domanda a seconda dei casi, come vedremo in seguito,  va presentata al datore di lavoro o all’INPS e viene erogato poi mensilmente (o periodicamente come nel caso di colf e badanti ad esempio). Tuttavia potrebbe capitare che il lavoratore si dimentichi di fare domanda. Lo stesso comunque non perde subito il diritto, infatti seguendo una semplice procedura potrà ottenere gli arretrati ANF fino a 5 anni indietro.

Come richiedere gli assegni familiari arretrati
La richiesta di ANF arretrati va effettuata compilando il normale modulo per la richiesta degli Assegni Familiari SR16 ANF/DIP o ANF/PREST se la richiesta viene fatta all’INPS (moduli reperibili a fondo pagina).

Il modulo ANF deve essere compilato in ogni sua parte con i dati esatti riferiti al periodo per cui si richiedono gli arretrati. Bisogna quindi avere a disposizione i dati relativi al reddito riferito all’anno della richiesta, la composizione del nucleo familiare, la Ragione Sociale dell’azienda a cui si presenta la domanda di arretrati.

Esempio: dal 1/04/2014 al 15/06/2014 ho lavorato presso l’azienda Alfa. Andando a compilare la domanda utilizzerò il modulo in uso quest’anno, ma i dati dovranno essere riferiti al periodo arretrato:

  • quindi il reddito familiare del 2013;

  • nome azienda Alfa;

  • composizione nucleo familiare dell’epoca.

Tutta la procedura si semplifica ovviamente se il datore di lavoro è sempre lo stesso, problemi invece potrebbero sorgere per aziende presso le quali non si lavora più. Potrebbe capitare addirittura che l’azienda sia cessata o addirittura fallita. Gli ANF arretrati in questo caso non sono persi, ma la procedura si complica. E’ sempre meglio valutare attentamente se è conveniente o meno fare la richiesta, anche perchè non tutte le aziende sono disponibili a venire incontro ai lavoratori. Vedremo in seguito come fare.

Prescrizione Anf

E’ bene sapere che gli ANF arretrati si possono richiedere entro 5 anni dalla loro maturazione. E’ quanto ha affermato l’INPS con circolare n. 110/1992 art. 21 che dice: il diritto del lavoratore alla percezione dell’assegno si prescrive nel termine di cinque anni.

Il termine di prescrizione degli arretrati assegni familiari di 5 anni, decorre dal primo giorno del mese successivo a cui l’assegno si riferisce. Le richieste di arretrati relativi agli assegni al nucleo familiare possono quindi essere accolte per i periodi compresi nei cinque anni precedenti la data in cui viene formulata la domanda.

La prescrizione di 5 anni per la richiesta di arretrati è interrotta:

  • se vi è un’intimazione dell’Ispettorato del Lavoro al datore di lavoro;

  • in caso di richiesta scritta del lavoratore al datore di lavoro o all’INPS o all’Ispettorato del Lavoro.

Arretrati assegni familiari dipendente licenziato

E’ bene sottolineare, come anticipato sopra, che il lavoratore può richiedere gli assegni familiari arretrati fino a 5 anni indietro, anche se non si è più alle dipendenze dell’azienda. In questo caso si parla di arretrati assegni familiari vecchio datore di lavoro.

Questo significa che anche se non si è più alle dipendenze di una azienda, si possono comunque richiedere gli arretrati ANF nel limite di prescrizione dei 5 anni. Discorso diverso in caso di richiesta arretrati assegni familiari ditta cessata. In questi casi bisogna vedere se l’azienda è ancora in liquidazione o è fallita.

  • se l’azienda è in liquidazione si possono richiedere gli arretrati al liquidatore;

  • se l’azienda è stata dichiarata fallita, gli arretri ANF possono essere richiesti all’INPS (modello ANF/Prest).

In ogni caso è bene farsi assistere da un patronato o un professionista per questa delicata pratica.

ANF arretrati, obbligo del datore di lavoro

Resta comunque inteso che in caso di domanda l’azienda è tenuta a versare gli arretrati ANF, quindi in caso contrario ci si può appellare all’ispettorato o al giudice del lavoro.

Io comunque raccomando sempre di farsi seguire in queste pratiche da chi è esperto della materia, quindi un buon patronato o un Consulente del Lavoro potranno aiutarci a compilare al meglio i vari moduli ed evitare di compiere errori.

Richiesta di assegni familiari arretrati sulla NASPI

Non ho trovato riferimenti normativi certi, ma ritengo che allo stesso modo gli arretrati possano essere richiesti direttamente all’INPS. Questo nel caso di prestazioni o di determinati lavori con pagamento ANF direttamente dall’INPS:

  • disoccupazione NASPI;

  • mobilità;

  • cassa integrazione

  • oppure nei casi caso di lavoro parasubordinato;

  • pensione da lavoro dipendente;

  • colf e badanti.


In questi casi va presentato all’INPS il modello 
ANF/Prest per ogni anno di arretrati ANF.

Novità per i datori di lavoro e Consulenti del Lavoro

In caso di richiesta di assegni familiari arretrati, soprattutto se questa è riferita ad un periodo di tempo lungo, ci si può trovare davanti a cifre molto elevate. Fino al 31 ottobre 2017, per qualsiasi cifra la procedura di recupero tramite Uniemens e DM10, ben conosciuta da chi si occupa di pagne e contributi, era sempre la stessa.

Con messaggio 4283 del 31/10/2017 l’INPS invece ha fornito ai datori di lavoro diverse indicazioni per richiedere il conguaglio degli arretrati per l’ANF. la richiesta va comunque fatta tramite il flusso UNIEMENS di competenza e per ogni singolo dipendente, ma solo entro un tetto massimo di 3.000 euro di ANF arretrati spettanti.

Per importi oltre i 3000 euro invece non sono conguagliabili in unica soluzione, ma potranno essere effettuate utilizzando esclusivamente flussi di regolarizzazione con indicazione del codice causale “L036” e il totale dell’importo. Un ulteriore grattacapo quindi.

Sono comunque in arrivo delle novità su questo fronte. Infatti a breve tutta la procedura dovrebbe essere semplificata andando a liberare il consulente del lavoro che sarà esonerato dalla ricezione e controllo della documentazione. Sarà l’INPS a occuparsi di questo passaggio e il Consulente del Lavoro dovrà quindi solo inserire gli importi con i relativi codici. E’ quanto emerge da un recente tavolo tecnico INPS-CdL di fine aprile 2018.

 

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